martedì 10 gennaio 2012

I rifiuti e i rifiutati...la raccolta differenziata oggi in Italia



Secondo gli ultimi dati ufficiali dell’Istat la strada della raccolta differenziata viene percorsa dall’Italia a velocità diverse: nei territori del Nord-est si differenzia oltre il 47% dei rifiuti passando al 40,1% del Nord-ovest, nelle province del Centro il 28,1% , il Sud con il 21,3% e nelle Isole il 15%.
In Italia si differenzia l’1,4% in più rispetto al 2009, per arrivare ad un 31,7% di rifiuti differenziati. In aumento purtroppo però anche la produzione di rifiuti urbani che si attesta essere pari a 609,6 kg pro capite, con un aumento dello 0,5% rispetto all’anno precedente dell’uscita dei dati Istat e cioè al 2009.
L’importanza del fare raccolta differenziata nasce non solo da ciò che potremmo preservare del nostro Pianeta ma anche dal risvolto economico che se ne potrebbe trarre. Tradotto significa milioni di alberi risparmiati all’abbattimento, milioni di kg di CO2 non emessi e milioni di litri di petrolio risparmiati.
Vediamo come tutto ciò si esplica nello specifico:
- ognuno di noi produce circa 30 kg di plastica ogni anno: se questa plastica fosse completamente riciclata, in un comune di 100.000 abitanti si risparmierebbero 10.000 tonnellate di petrolio e carbone;
- per produrre una tonnellata di carta vergine occorrono 15 alberi, 440.000 litri d'acqua e 7.600 kwh di energia elettrica: per produrre una tonnellata di carta riciclata bastano invece 1.800 litri d'acqua e 2.700 kwh di energia elettrica;
- la raccolta differenziata del vetro permette un risparmio annuo, in Italia, pari a 400.000 tonnellate di petrolio.
Aggiungiamo a tutto ciò anche i rifiuti tossici e speciali, quelli derivanti dalla produzione industriali, derivanti da ospedali e uffici che vanno smaltimenti per opera di processi specifici da parte di aziende specializzate. E questi sono solo alcuni degli esempi utili a chiarire quanto la raccolta differenziata sia indispensabile per noi e per le generazioni future
L’errata gestione dello smaltimento rifiuti alimenterebbe traffici illegali di mercati internazionali di trasferimento di rifiuti in cave abusive. Un circolo illegale che provoca danni irreparabili alle colture che arrivano poi sulle nostre tavole e di conseguenza nel nostro organismo e danni irreparabili all’ecosistema ambientale locale.
La soluzione proviene dalle 4 R:
- riduzione
- riuso
- riciclo
- recupero
E’ necessario che le Amministrazioni Pubbliche emanino delle Politiche di Tutela Ambientale efficaci e facilmente adottabili dai cittadini, evitare gli sprechi e i prodotti “usa e getta”, separare i rifiuti in carta, vetro e plastica, gli scarti della tavola potrebbero diventare valide concimazioni per il terreno di casa o per i vasi in balcone concorrereste alla salvaguardia del nostro adorato Pianeta e offrireste a voi stessi e ai vostri figli un Mondo più sano in cui vivere.